Farina di castagne DOP

La Farina di castagne della Lunigiana nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta d.o.p. La produzione avviene nei comuni delle provincia di Massa Carrara: Aulla, Bagnone, Comano, Filattiera, Casola in Lunigiana, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Zeri, Villafranca in Lunigiana. Le tipologie di castagne da cui si ricava sono quelle locali storiche: bresciana, carpanese, fosetta, moretta, primaticcia, rigola, rossella e rossola, almeno il 70% deve provenire da: bresciana, carpanese e rossola.

Dal 29 settembre (giorno della festa di San Michele), fino al 15 dicembre, le castagne vengono raccolte, selezionate e portate nei gradili per l’essicazione, antiche strutture in pietra nei borghi o boschi, ed essiccate a fuoco lento per almeno 25 giorni con legna locale. Al termine dell’essicazione vengono mondate con le tradizionali macchine da battitura, ventilate e ripassate a mano, per eliminare le parti impure e i frutti guasti. Quindi le castagne secche vengono portate nei mulini a macina di pietra, dove vengono macinate entro il 30 gennaio dell’anno successivo alla raccolta. Non si possono macinare più di 5 quintali di castagne al giorno, per non surriscaldare ed impastare la pietra.

La bontà della farina si riconosce dal gusto che deve essere molto dolce, infatti viene anche chiamata anche farina dolce. La farina di castagne della lunigiana si distingue, dal colore avorio-crema e dalla preziosa e caratteristica borotalcatura, ottenuta grazie alla particolare macinazione.
Si conserva in un luogo fresco e asciutto per almeno un anno.

La farina di castagno d.o.p viene usata per alcuni tipi di pane (ad esempio la marocca di casola), pasta, dolci come la pattona o il castagnaccio, polenta, lasagne bastarde, tagliatelle, crepes dolci (cian), frittelle.

E’ immessa nel commercio dal 15 novembre e confezionata in sacchetti di plastica trasparente del peso di 500gr 1kg o 5kg.