All’ombra delle Alpi Apuane, oltre alla celebre Marocca di Casola a base di farina di castagne, troviamo tanti altri tipi di pane, più classici ma sempre unici nel suo genere e buonissimi. All’occhio e al palato profano potranno sembrare molto simili, ma piccoli particolari come la consistenza della crosta, la mollica e il profumo o gli ingredienti usati, acqua e farina, vi faranno apprezzare i pregi di ciascuno.

Il nostro itinerario parte da Agnino, paese nel comune di Fivizzano da cui si può godere una bellissima vista su gran parte della Lunigiana. Qui nel forno locale da anni si cuoce il Pane di Agnino di forma rotonda, dalla pezzatura di circa 700 grammi, adatto per essere conservato più giorni. Vi consigliamo anche l’ottima focaccia preparata con il solito impasto.

Ci spostiamo poco più a nord di Fivizzano e a Signano troviamo altro tipo di pane, prodotto in piccolo forno a legna a conduzione famigliare con la farina del mulino locale, sempre di forma rotonda e di grande pezzatura, ma caratterizzato da una mollica molto morbida e una crosta croccante.

Saliamo ancora lungo la Strada Statale del Cerreto e svoltiamo in direzione dell’abitato di Po, dove troviamo un forno che da decenni prepara un pane molto conosciuto e apprezzato, cotto a legna e che è possibile gustare in loco, appena sfornato, accompagnato da affettati locali.

Cambiamo valle e a Vinca, paese ai piedi delle vette delle Alpi Apuane troviamo il pane locale di aspetto scuro ed è generalmente di forma rotonda. La pezzatura è di circa 2,2 chili. l’impasto si ottiene con farina di grano tenero, crusca, acqua, lievito e sale. Dopo aver suddiviso la pasta in pani, si fanno lievitare per 12 ore, e quindi cuocere in forno a legna.

Concludiamo il nostro viaggio a Regnano, nel comune di Casola in Lunigiana, per assaggiare il pane regnanino  a base di farina di grano e patate lessate. Le patate locali, coltivate fino alle alture di quota, vennero aggiunte per allungare la durata della fragranza dei pani.