Sono stati il famoso “oggetto di bonus” della puntata lunigianese di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese, ma gli sgabei sono da sempre uno dei piatti più conosciuti della cucina locale, veri e propri protagonisti delle feste estive, comodi da mangiare camminando e quindi autentico cibo da strada!

Non sono sicuramente una specialità esclusivamente locale, vista la loro diffusione nel vicino territorio spezzino, nella riviera apuana dove vengono chiamati panzanelle o al di là dell’Appennino conosciuti come gnocco fritto o torta fritta, secondo se ci troviamo in provincia di Reggio Emilia o di Parma. Recentemente hanno avuto anche uno spazio sul celeberrimo mensile “La Cucina Italiana”.

La loro versione originale prevede che siano preparati con l’impasto del pane (in alcune zone sono anche chiamati pan fritto) in strisce di lunghezza di almeno 12-15 centimetri, larghi almeno 5 e  fritti in abbondante olio di oliva finchè non diventano dorati e, una volta asciugati e divenuti croccanti, vengono serviti ripieni con formaggio molle oppure salumi. Il segreto di un buon sgabeo è il suo interno che deve rimanere gonfio e vuoto per non essere troppo pesante, questo sono fondamentali lo spessore e la lievitazione, di almeno 3 o 4 ore. Nei ristoranti della Lunigiana sono serviti come sfizioso antipasto preparati in strisce di 3-4 centimetri.

Ricetta tratta da TerrediLunigiana.com

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 grammi di farina bianca,
  • 25 grammi di lievito di birra,
  • 250 centilitri di acqua tiepida,
  • sale e olio extra vergine d’oliva.

Fare sciogliere il lievito di birra nell’acqua tepida, porre la farina sulla spianatoia e fare un incavo al centro. Versare l’acqua e un poco di sale e lavorare bene il tutto in modo da avere un impasto morbido ed omogeneo. Lasciare lievitare un paio d’ore coperto da un telo. Stendere quindi con un mattarello una sfoglia sottile e tagliarla a pezzi lunghi circa 15 centimentri e larghi 3/4. Fare riposare la pasta così preparata per altri 20 minuti circa e quindi friggerli in una padella grande, con molto olio extra vergine d’oliva bollente. Far dorare da ambo le parti, scolarli su carta assorbente per fritture e cospargeteli di sale.